Coltivazione

Consigli di messa a dimora e cura dell’iris barbata.

Le iris barbata sono scambiate/vendute sotto forma di bulbi, che si chiamano rizomi.

Il rizoma è uno stelo modificato in organo di riserva che affiora la superficie del suolo, da dove partono le radici e il fogliame. Le iris crescono facilmente in terreno normale, anche asciutto e calcareo, in piena luce e in situazione libera. Attenzione ai terreni troppo pesanti e troppo argillosi che conservano troppa acqua in inverno, i bulbi rischiano di marcire. La messa a dimora si fa da luglio a settembre/ottobre per le piante a radice nuda, in vaso invece va bene qualsiasi periodo.

Prepara il terreno con cura con una vangatura profonda per eliminare tutte le erbacce e approfittane per aggiungere ghiaia o sabbia grossolana se la terra è pesante.

Pianta i rizomi in modo che restino visibili, perché una piantagione troppo profonda compromette la fioritura e sarebbe meglio orientarli verso nord; è opportuno invece nel sud d’Italia piantare gli iris con una esposizione ad est o in luoghi semi-ombreggiati.                                      La distanza di piantagione per i rizomi degli iris barbata alta deve essere di almeno di 40 cm e 25 per i nani e gli intermedia.  Se tuttavia si vogliono lasciare nello stesso posto per più anni bisogna aumentare queste distanze.

Aggiungere un cucchiaio di concime ternario ad es. 5/10/10 o comunque a basso titolo di azoto nella buca d’impianto.

Annaffia leggermente dopo la piantagione per favorire l’attecchimento. La fioritura arriva generalmente l’anno che segue la piantagione.

Consigli di manutenzione dell’iris

Una volta messe a dimora, le iris non sono esigenti e vivono parecchi anni senza richiedere molte cure.

Tieni il terreno privo di erbacce, elimina regolarmente le foglie rovinate e secche. Per ciò che concerne le malattie degli iris, vediamo che gli afidi a volte possono annidarsi alla base della pianta e compromettere la fioritura, in questo caso occorre irrorare con degli aficidi, vanno bene anche quelli di origine biologica.

A volte in condizioni di alta umidità e piovosità si possono creare delle macchie fogliari (heterosporium gracile, puccinia iridis), per ottenere dei risultati soddisfacenti occorre intervenire prima dell’insorgenza della malattia con fungicidi specifici, o anche con Sali di rame.

Bisogna stare molto attenti a non ferire i rizomi con zappe o altri arnesi durante l’eliminazione delle erbacce, in quanto da queste ferite possono derivare muffe e marciumi dello stesso: occorre estirpare il rizoma, tagliare e buttare via la parte danneggiata e trattare il resto del rizoma con fungicidi specifici, va bene anche l’amuchina diluita al 20/25%.

Mettere tutori può essere necessario per sostenere gli steli florali se sono sottomessi ai venti.

Elimina gli steli florali quando i fiori sono appassiti per evitare la formazione di semi che affatica inutilmente la pianta. Dopo qualche anno, i ciuffi diventati troppo densi possono diventare meno fioriferi. Allora bisogna dividerli per rigenerarli. Sradica il ceppo durante l’estate o l’autunno, taglia il fogliame a 10-15 cm e dividi i rizomi tenendo solo i più bei pezzi, muniti al meno di un ventaglio di foglie e qualche radice. Ripiantali subito in un altro posto soleggiato del giardino già preparato.

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